venerdì 3 ottobre 2008

Neuroni bruciati

Un sorprendente Sartori attribuisce ogni colpa del fallimento di Alitalia al personale di volo. Non agli abnormi sprechi dirigenziali in nome di una spartizione partitocratica, clientelare che succhiava enormi risorse per farle confluire altrove. Non nei voli Roma-Scajola con relativo parcheggio dell'aereo per tre giorni (perdita stimata per Alitalia almeno centomila euro al mese) o nelle dotazioni di bordo pagate dieci volte il prezzo di mercato, non nella insufficiente programmazione che impiegava male assistenti e piloti. Non nei compensi per amministratori delegati che lasciavano rovine. Macché, gli equipaggi tramavano a bordo manipolando bilanci e risorse per danneggiare se stessi e il resto del personale di terra, alacre e operoso. Non dice nulla sulla divisione dell'azienda che regala la polpa a degli incompetenti danarosi che presto rivenderanno tutto a chi ne capisce (Air France o Lufthansa) e il debito ai contribuenti; né sui conflitti di interesse dei Patrioti della cordata Cai, nulla su Berlusconi.
Sartori, qui fai davvero la figura dell'imbecille (1 agg., s.m. e f. AU TS med., che, chi è menomato nelle facoltà intellettive per ritardo mentale o, anche, per vecchiaia o malattia), oppure hai letto solo giornali di regime. Già, tutti.

Nessun commento: